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IX, 1, 17/18/19. Dopo NN° 67 e 68. Tabernae Lolline Successne. Bull. Inst. 1858 p. 133/4 i AG Michaelis. vee6 ritorno allo scavo de' 18 di maggio, il quale incominciò col disgombrere la bottega segnata nella nostra piantina colla lettera d °) e fu poi continuato nella bottega vicina e, congiunta: con quella mercè una porta. Ma siccome nel terreno mol'issimo non si trovava nulla ad eccezione d'una lucerna di terra cotta, di due i anfore, d'un mola e di qualche arnese di ferro, la escavazione fu ET b. In questa stanzetta il terreno era molto più duro e resisteva di abbandonata in quella casa e ripresa in una bottega f ed alle scale | più alle zappee Dopo qualche tempo si trovò un vaso di bronzo di forma tonda, il cui fondo pressochè piatto aveva un dismetro di unpiede incirca, mentre l'apertura superiore era alquanto più Stretta, Inoltre uscirono dalla terra parecchi piccoli vasi di Vetro e di terra cotta, alcune lucerne, uns moneta di rame, la cui di impronta non si poteva più distinguere, un piccolo fornello in mez- 20 della stenza ed infine due oggetti alquanto più curiosi per la 1% || loro novità. Sono essi due piastre di terra cotta, l'una delle quali è lunga 3 piedi e mezzo incirca, larga di 3 a 2 piedi e mezzo, men- i tre l'altra è un poco più piccola. All'uno dei lati più corti le iI Piastre Vanno n rotondersi e, mentre tutto il resto è circondato da un 'istello, questo manca nel mezzo del rotondamento, ove una PAeelaniiine n, inchinasi un poco in giù, come per fare sgor- Sare qualche liquidità contenuta nella superficie della lastra. Non saprei definire l'uso speciale di queste piastre, ma sembrami Bull. Inst. 1858 p. 134 Tabernae Lolliae Su ccessae ti Ad, Michaelise IX, 1, 17/18/19, |
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