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Dopo NN° Bull ” Nap. È 1853 N° 290 pe 157. Minervini. n Il giorno 13 corrente aprile eble luogo uno scavo nella bot- tega N° 71, alla presenza della gentile e nobile coppia Duca e Ducche ssa de Luynes; in seguito di superiore permesso. Intervenne allo scavo una eletta compagnia di nazionali e stranieri partico- larmente invitati. Ebbi io pure questo omore da parte del lodato sig. Duca de Luynes, che al sapere dell'archeologia riunisce la cortesia del vero gentiluomo. La scavazione può riputarsi felicej giacchè oltre una grossa chiave di bronzo, ed una gran qualità di monete anche di bronzo molte delle quali essendo riconoscibili poterono determinarsi per medaglie di varii imperatori del primo secolo dell'era vol- gare; le altre essendo ammassate con ossido, terra, e lapillo, saranno quanto prima esaminate, per essere determinate e rico- nosciute dal valente numismatico, che siede alla direzione del real museo borbonico. Sono poi da citare particolarmente nove monete di oro appartenenti agli imperatori Vespasiano, Tito e lomiziano. Le descritte monete, che potranno essere in tutto un migliaio, si conservavano in una cassa di legno quasi intera- mente carbonizzata, con serratura di bronzo fermata con grossi eravi pure una fascia di bronzo, e due piccole teste di perni: Medusa dello stesso metallo ne fregiavano l'esterno. Il vaso di o di sopra racchiudeva una particolare materia, bronzo ricordat Che nom sapremmo Con certezza determinare; ma che sottomessa all'analisi chimica potrebbe farci indovinare di qual genere fosse la industria della bottega. — Bull. Nap. Aprile 1853 N°20 p..157. Minervini.